Il tetto verde offre numerosi vantaggi sia in termini di comfort, efficienza energetica e sostenibilità ambientale
Progettare edifici secondo i principi dell’architettura bioclimatica è certamente un mezzo a nostra disposizione per fare fronte in ambito edilizio alle sfide del cambiamento climatico.
In un contesto urbano in particolare, dove si concentra la maggiore parte della popolazione in costante crescita, l’applicazione di concetti di progettazione bioclimatica può consentire di costruire un ambiente sostenibile e portatore di benessere fisico, mentale e di bellezza.
Il tetto verde si inserisce certamente a pieno titolo in queste tematiche. Dimostrazione ne è anche il fatto che sono già molte le città sia europee e non solo che tendono ad incentivare e promuovere nella loro legislazione la realizzazione di tetti verdi in ambiti urbani, rendendoli in alcuni casi addirittura obbligatori.
Il tetto verde infatti può apportare grandi vantaggi sia al singolo edificio cosi come ad intere aree urbane se applicato su larga scala potendo essere applicato su edifici di qualunque destinazione sia di proprietà privata che pubblici.
I tetti verdi migliorano la qualità dell’aria, isolano l’edificio in modo naturale e creano un habitat naturale per piante, uccelli, ecc…
Ma cos’è un tetto verde?
Molto semplicemente un tetto verde è una tecnologia che favorisce la crescita della vegetazione sul tetto attraverso un susseguirsi di strati opportunamente progettati posati sopra la soletta di copertura.
In linea generale è composto da uno strato impermeabile, uno di drenaggio e protettivo, un substrato di terra, e uno strato finale di vegetazione.
In pratica sostituisce i più ordinari materiali isolanti e di finitura come il polistirene, le guaine ardesiate a vista, le lamiere sagomate coibentate, le tegole, ecc. con un giardino.
Si tratta di una soluzione tecnologica che sta prendendo sempre più piede nei contesti urbani spinta certamente anche dalla nuova sensibilità che l’opinione pubblica ormai rivolge alle tematiche ambientali e climatiche ma che non è certamente di recente ideazione.
Certo è che la sempre maggiore diffusione li sta rendendo più accessibili anche in seguito alla loro continua evoluzione sia sotto il profilo economico che delle prestazioni energetiche.
Oltretutto, trattandosi di tecnologie che possono essere applicate, sia su solette piane che su quelle inclinate, grazie alla loro funzione rivolta al miglioramento dell’efficienza energetica possono agevolare l’ottenimento di importanti certificazioni in ambito di sostenibilità ambientale contribuendo oltretutto ad incrementare e mantenere nel tempo il valore di mercato della proprietà.
Cortesi Architetture progetta , sia per il residenziale che per il commerciale, opere architettoniche fondate su concetti di bioarchitettura e sostenibilità.
Le tipologie di tetto verde
Esistono fondamentalmente due tipi principali di tetti verdi che in base allo spessore dello strato vegetale vengono classificati in estensivi e intensivi.
Tetto verde estensivo
I tetti verdi estensivi, sono di solito quelli più comunemente usati, in quanto uniscono il vantaggio della leggerezza, avendo uno strato di terra fino a 10 / 15 cm circa, a quello della minore manutenzione che ne predilige la posa negli interventi di ristrutturazione su edifici esistenti sia a distinzione residenziale che commerciale / industriale.
Dato lo spessore dello strato vegetale è possibile scegliere diverse tipologie di piante ma di piccole dimensioni e mediamente non sono calpestabili se non per le necessarie manutenzioni periodiche.
Tetto verde intensivo
I tetti verdi intensivi invece sono più complessi, con uno strato di terra che può arrivare fino agli 80 / 100 cm circa, con una articolazione più variegata di tipologie vegetali che possono essere messe a dimora e con maggiori pesi, e maggiori costi di mantenimento per l’irrigazione, la concimazione e per la manutenzione periodica in generale. Si tratta infatti in taluni casi di veri e propri giardini fruibili a tutti gli effetti. Per questi motivi risultano più idonei per interventi di nuova edificazione e dopo una attenta e puntuale valutazione economica.
Il tetto verde è una soluzione per ridurre l’effetto “isola di calore” nei centri urbanizzati. Svolge un’azione di mitigazione microclimatica restituendo all’aria, sotto forma di vapore, l’acqua trattenuta.
Stratigrafia dei tetti verdi
Tutto il pacchetto che costituisce il tetto verde viene “appoggiato” sulla soletta di copertura.
Partendo da questa e salendo verso l’alto in linea generale si trovano i seguenti strati:
- uno strato con una opportuna pendenza per poter drenare l’acqua ed evitare che possa ristagnare;
- uno strato impermeabile;
- uno strato a protezione dello strato impermeabile che a volte funge anche da strato drenante;
- l’ultimo strato è composto dallo strato vegetale vero e proprio con terra e successiva messa a dimora di arbusti, piante, ecc….
Resta sempre da valutare la necessità di posare isolante integrativo in base agli obiettivi energetici definiti in sede di progetto.
I materiali impiegati e le stratigrafie possono variare molto in base alla tecnologia costruttiva e alla disponibilità economica valutata nel singolo intervento.
Siamo Passive House Designer: architetti specializzati nella progettazione di case passive a Bergamo, Milano e provincia.
Progettiamo edifici dall’elegante senso estetico e con consumi quasi nulli.
Come posare un tetto verde
La norma di riferimento per la posa di un tetto verde è la UNI 11235:2015, “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde”.
Chiaramente tutte le scelte progettuali devono essere ponderate riguardo alla natura della struttura, agli obiettivi che si vogliono raggiungere, all’effetto estetico, alle disponibilità economiche.
Date le importanti implicazioni strutturali del sistema è sempre sconsigliato il “fai da te”.
I tetti verdi hanno un’ottima capacità isolante: lo strato vegetale si surriscalda e raffredda di meno rispetto ai tradizionali materiali di costruzione.
Ma quali sono i vantaggi del tetto verde?
I vantaggi di un tetto verde sono numerosi:
- migliorano la qualità dell’aria e creano un habitat naturale per piante, uccelli, ecc…, che favorisce l’arricchimento della biodiversità urbana;
- favoriscono la fotosintesi clorofilliana, nonché l’assorbimento degli inquinanti presenti in atmosfera;
- ricreano un ambiente naturale apportano benessere fisico e mentale;
- riducono l’effetto comunemente noto con il termine di “isola di calore” nei centri urbani, dove è molto sentito soprattutto nei mesi più caldi, grazie all’evaporazione dell’acqua presente nel substrato vegetale. Anche le temperature superficiali sono molto inferiori rispetto ai comuni materiali da costruzione;
- hanno anche un’ottima capacità isolante anche in seguito al fatto che lo strato vegetale si surriscalda e raffredda di meno rispetto ai tradizionali materiali di costruzione. Il che si traduce nella necessità di minore energia per riscaldare o raffreddare un edificio. In estate, i tetti verdi regolano il calore, mentre in inverno assicurano all’edifico una minore trasmissione del calore verso l’esterno.
- per lo stesso motivo lo strato vegetale contribuisce a mantenere più freschi gli ambienti interni sottostanti;
- creano spazi verdi che possono essere fruiti dai proprietari in caso di edifici privati o dalla popolazione in caso di edifici pubblici;
- assorbono meglio le onde sonore circostanti riducendo così l’inquinamento acustico dell’ambiente urbano;
- contribuiscono a gestire meglio le acque piovane soprattutto in situazione di precipitazioni abbondanti in brevi periodi di tempo. I substrati assorbono una certa quantità di acqua piovana per poi rilasciarla lentamente nel sistema di drenaggio e nell’atmosfera attraverso l’evaporazione;
Tetto verde: un ottimo isolante per tutto l’anno
In inverno: uno dei principali vantaggi di un tetto verde è la sua capacità di ridurre i costi energetici di riscaldamento invernale. Infatti ha un’ottima capacità isolante anche se raffrontato ai materiali da costruzione tradizionali, in particolare agli isolanti di natura sintetica.
La crescita e lo sviluppo delle essenze vegetali piantumate crea uno strato protettivo in continuo sviluppo che protegge l’edificio da eccessive dispersioni di calore.
In estate: i tetti verdi possono contribuire a mantenere più fresco un edificio. L’evaporazione dell’acqua presente nello strato vegetale riduce la temperatura dei tetti e dello spazio circostante e quindi in generale dell’edificio.
Questo si traduce in un minor consumo energetico derivante dal minor uso degli impianti di condizionamento estivo.
Su scala urbana questo stesso effetto riprodotto per tutti gli edifici riduce l’effetto dell’isola di calore. Infatti è stato rilevato che i valori di temperatura dello strato vegetale sono prossimi ai 30 / 35° mentre quelli dei comuni materiali da costruzione sotto l’effetto della radiazione solare possono raggiungere anche i 70 / 80°
Scegliere di posare un tetto verde significa anche contrastare l’inquinamento acustico tipico degli ambienti urbani.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a telefonarci o contattarci.